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La Tana del Lonfo

Via Franco Casoli, 8/A

Reggio Emilia

Lo Studio di Logopedia “Il lonfo” nasce dalla voglia di mettersi in gioco, una sorta di lancio inaspettato alla ricerca di uno spazio nuovo, vivo.

Vi chiederete forse perché questo nome, o forse semplicemente che cosa significa.

Questo è il bello: il lonfo è qualsiasi cosa voi vogliate che sia.

Mi spiego meglio.

Il linguaggio è un insieme di codici simbolici (di natura verbale o non verbale) che permette di trasmettere, conservare ed elaborare informazioni. Come? Attraverso l’attribuzione di significati ai significanti, ovvero permettendo di assegnare un contenuto alla forma: nel caso del linguaggio verbale la stringa di suoni che compone la parola “mela” (significante) rimanda al concetto vero e proprio, e quindi la mela (significato). Questo tipo di processo del tutto convenzionale viene quotidianamente ed inconsapevolmente messo in atto durante le conversazioni che ognuno di noi svolge durante la giornata se ci pensate.

Il linguaggio metasemantico invece, quello utilizzato da Fosco Maraini nella sua raccolta di poesie “Gnòsi delle Fànfole, tenta di scardinare questo fenomeno. Le stringhe di suoni vengono interpretate da ogni lettore con diversi significati in base al patrimonio di esperienze interiori, valori emotivi, vissuti personali e tutto ciò che c’è di più o meno nascosto, grazie al supporto però di uno scheletro grammaticale o sintattico simile alla lingua d’origine (italiano in questo caso). Ed è così che il lonfo diventa un grande mostro che abita il bosco, un gigante buono in cerca di carezze o un frutto di un albero. Per altri diventa invece una montagna, tortuosa ma lieve, un oggetto portafortuna o ancora un amico immaginario pronto a infastidirci e allo stesso tempo a conquistarci.

Ognuno di noi, grande o piccolo che sia, racchiude un mondo personale ricco di emozioni, sensazioni negative e positive che spesso influenzano la modalità d’interazione e l’approccio agli eventi di vita. Così quello che per noi adulti potrebbe essere percepito come un indiscutibile ostacolo per un bambino non è altro che uno scivolo da cui lanciarsi verso nuove interpretazioni.

Credo fortemente nella singolarità di ogni individuo, ed è sulla base di questo fondamentale valore che considero la presa in carico nella sua globalità, accompagnando i miei pazienti tramite progetti terapeutici individualizzati e condivisi.

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